Le tenebre non l’hanno sopraffatta
- paolamaf4
- 13 gen
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Aggiornamento: 27 gen
«Dov’ era Dio?», sentivo riecheggiare sotto il sole cocente, mentre percorrevo la distesa enorme che mi si parava davanti.
Il binario morto al centro di quella spianata immensa, molto più vasta di quanto non avessi immaginato; il caldo asfissiante da cui era impossibile proteggersi, per via della totale assenza di alberi; il silenzio di tomba, assordante, nonostante la presenza di molti visitatori; la sensazione di morte che mi avvolgeva e sembrava appiccicarmisi addosso; l’odore delle poche baracche rimaste; le torrette di guardia, viste troppe volte nei film; il filo spinato tutto attorno; le macerie di quelli che erano stati camere a gas e forni crematori: mi trovavo a Birkenau.
Credevo di essere strutturata e preparata per questa visita, dopotutto avevo letto molto, ascoltato racconti e guardato immagini a riguardo, ma la verità è che non si può mai essere preparati al male assoluto.
«Dov’ era Dio?», sentii di nuovo ripetere, mentre quella landa desolata mi lasciava senza fiato.
Più questa domanda si faceva insistente, come vento impetuoso, più riuscivo a percepire il mormorio di un vento leggero: “Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?”
Mi vennero in mente le parole di testimonianza della sorella Corrie Ten Boom, anche lei deportata in un campo di concentramento, nel quale perse la sorella e parte della sua famiglia: “Più oscura si faceva la notte attorno a noi, più luminosa, vera e meravigliosa ardeva la Parola di Dio. Avevo sempre creduto nella Bibbia, ma in questo luogo, essa assumeva un significato ancor più profondo: era la descrizione della nostra quotidianità, la descrizione di cielo e inferno, di come agiscono gli uomini e di come agisce Dio”.
Improvvisamente quel vento impetuoso nelle orecchie svanì e la Parola di Dio, come balsamo nel cuore, parve sussurrare: “Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.”
Dio era presente a Birkenau, così come lo era stato accanto al Figlio, mentre lo frustavano, lo deridevano, lo torturavano e lo appendevano alla croce.
Dio era presente a Birkenau, pronto a dare luce nella più profonda oscurità della storia umana, a chiunque la volesse accogliere.
Mi guardai attorno, e prima di lasciare quel luogo di morte, mi ritrovai a scorgere qualche timida foglia di tarassaco ai lati del binario morto. “Persino a Birkenau sta rispuntando la vita”, pensai.
Ancora una volta, le tenebre non erano riuscite a sopraffare la luce.
🥹🥹🥹 grazie
Bellissimo 🥹